Cup, prorogato a giugno il trasferimento
Febbraio 21, 2020Continua la battaglia di Andrea Caliendo contro il trasferimento del Cup da via Cavour all’ospedale Predabissi che ha visto una prima mossa, con la proroga a giugno della chiusura. Nell’incontro pubblico che si è tenuto ieri sera in aula consiliare e che ha visto la totale mancanza delle istituzioni (Regione, Comune e Asst), nonostante gli inviti da parte di Caliendo, è tuttavia emersa la volontà comune di proseguire sulla strada della protesta. I rappresentanti dei Comitati di quartiere, insieme a sindacati e pensionati, hanno quindi deciso di richiedere un incontro con il sindaco e i consiglieri comunali per cercare una soluzione che consenta di fare rimanere in città il Centro unico di prenotazione. Nel frattempo però il sindaco Rodolfo Bertoli, attraverso una comunicazione ufficiale inviata allo stesso Caliendo poco prima dell’incontro, ha confermato che il Cup in via Cavour resterà attivo fino a giugno, anziché marzo come inizialmente previsto dagli accordi con la Fondazione Castellini, proprietaria dei locali. Questo al fine di cercare una soluzione che potrebbe anche essere quella di trovare nuovi locali adatti per ospitare il Cup. Caliendo durante l’incontro ha evidenziato, dati alla mano, come circa il 50 per cento della popolazione di Melegnano sia rappresentata da cittadini con più di 60 anni e che al momento le farmacie non sono intenzionate a offrire un servizio che comunque sarebbe solo parziale, considerato che il pagamento andrebbe fatto sempre all’ospedale. Anche il servizio delle navette, sperimentato dallo stesso Caliendo, non sembra offrire le giuste garanzie, con circa tre ore di tempo necessario tra andata e ritorno dal Predabissi. Concetti poi ribaditi dagli altri intervenuti, Leonardo Cordone (Comitato Nord), Chiara Beolchi (Montorfano), Fabio Guastamacchio (Giardino), Luigi Ventura (Ovest), Roberto Modini (Centro) e dai rappresentati sindacali, Aniello D’Errico (Cisl) e Giancarlo Bonacina (Pensionati). Ora la palla passa quindi al sindaco e ai consiglieri comunali, in attesa di nuovi sviluppi che potrebbero anche portare a una protesta in piazza.
Andrea Grassani