Fin dove ci spingeremo?
Aprile 4, 2020Mi chiedo, da giornalista e innamorato del proprio lavoro, se serva davvero tutta questa dettagliata descrizione del dolore. Non mi riferisco ovviamente né a questa testata né tantomeno al giornale su cui scrivo, Il Cittadino, sulla cui sensibilità ci metto non una, ma due mani sul fuoco, ma in generale e soprattutto da parte di parecchi media nazionali. Se e a cosa serva mostrare continuamente le immagini di sofferenza delle tante persone che sono ricoverate, le corsie degli ospedali, le sale di terapia intensiva con medici e infermieri che rimbalzano a destra e sinistra per cercare di salvare pazienti che stanno lottando con la morte. Appunto, i cosiddetti “viaggi della morte”. Il pur nobile e condivisibile scopo di sensibilizzare tutti al rispetto delle regole, a mio parere, non può e non deve prevaricare il rispetto di chi sta lavorando e soprattutto di chi sta soffrendo. E lo dico da assoluto sostenitore del più elevato spirito di libertà del diritto di cronaca, fin dove ci spingeremo? Il prossimo passo sarà quello di mostrare la morte in diretta?
Andrea Grassani