Il ricordo del Milan di Sacchi a Melegnano

Aprile 10, 2020 0 Di Redazione

L’1 aprile del 1988 la storica amichevole con la squadra rossonera di fronte a oltre tremila spettatori al centro sportivo di Piazza Bianchi

  

Quello del 2020 è stato un Perdono storico per la città di Melegnano che non lo ho potuto festeggiare a causa del Covid-19. Passerà certamente alla storia così come, per ben altri motivi, furono indimenticabili le celebrazioni per quello del 1988. L’1 aprile di 32 anni fa  Al centro sportivo di Piazza Francesco Bianchi, che ai tempi si chiamava semplicemente “Comunale 1” sbarcò infatti il Milan stellare di Silvio Berlusconi, atterrato per l’occasione in elicottero, che in campo schierava campioni come gli olandesi Gullit e Van Basten, oltre ai vari Tassotti, Baresi, Maldini, Ancelotti, guidati in panchina dal rivoluzionario Arrigo Sacchi e che proprio in quell’anno aprì il lungo ciclo di vittorie, cambiando di fatto la mentalità del calcio italiano. Un giorno indimenticabile per quasi tremila melegnanesi (ma non solo) che gremirono tribune e spazi circostanti del centro sportivo inaugurato l’anno precedente con un’altra amichevole di lusso (molto meno rispetto a quella con i rossoneri) contro il Como. In campo con la maglia della Melegnanese c’era anche Alberto Spoldi, classe ’66 che ricorda molto bene quel giorno, sebbene siano ormai passati trentadue anni: <Una squadra impressionante che anche in amichevole giocava come se fosse una finale di Champions League>. Per i rossoneri, che si imposero 8-0, quella di Melegnano fu anche una sorta di prova generale per la vittoria successiva al “San Paolo” contro il Napoli di Diego Armando Maradona che in pratica consegnò lo scudetto numero 11 ai rossoneri: <Mi ricordo – continua Spoldi – che nell’unica occasione che creammo mi trovai a saltare netto Mussi, proprio davanti alla panchina di Sacchi, per poi lanciare dalla parte opposta un mio compagno, Minoia, che sparò alto davanti al portiere. Sacchi entrò quasi in campo urlando come un pazzo per rimproverare i suoi>. Quel Milan era proprio così a immagine e somiglianza del suo allenatore che anche in allenamento pretendeva gli stessi ritmi che in partita. Non è un caso che la formazione schierata all’inizio della sfida con la Melegnanese recitava Nuciari in porta (il portiere titolare Galli per l’occasione fu schierato con i rossoblu) Tassotti, Costacurta, Filippo Galli e Mussi in difesa, Ancelotti, Borghi e Evani a centrocampo, Gullit, Van Basten e Virdis in attacco. Ma sono anche altri gli aneddoti che Spoldi ricorda come fosse ieri: <Borghi, l’argentino pupillo di Berlusconi, continuava a chiedere il pallone sui piedi e Ancelotti se lo mangiava con gli occhi o lo insultava a bassa voce proprio per non farsi sentire da Berlusconi che era in panchina. Fu una giornata – conclude l’ex centrocampista della Melegnanese – davvero indimenticabile per tutti, soprattutto per chi era in campo come me, anche se sono interista>. 

Andrea Grassani

Condividi