Il coronavirus rende “civile” il Sudmilano

Aprile 13, 2020 0 Di Redazione

Uno degli aspetti “positivi” dell’emergenza coronavirus – a volerli proprio trovare – dopo quasi due mesi di stravolgimento dell’intera nostra vita, è l’ avere ridotto o addirittura azzerato gli abbandoni abusivi di rifiuti ingombranti nelle zone del Sudmilano tradizionalmente destinate a rivestire il ruolo di “pattumiere” collettive. Svuotacantine, discariche di inerti edilizi e altro. E’ possibile constatare il fenomeno semplicemente con una passeggiata (ammesso di poterla fare) lungo le ciclabili e mettendosi in alcuni punti strategici. Ad esempio lungo la ciclabile Melegnano-Vizzolo, a fianco della via Emilia fino alla zona di via dei Pini, sempre piena di sacchi di pattumiera comune, contenitori di alimenti abbandonati e altri poco dicibili rifiuti derivanti dall’intensa prostituzione di strada; oppure sotto la Tem, la tangenziale esterna A58, lungo la stradina che dalla zona industriale- produttiva di Vizzolo va verso l’area dell’ex discarica di Montebuono. Altro valido punto di osservazione, la ciclabile Vizzolo-Colturano, lungo la Cerca, di solito invasa da sacchi e scorie di ogni altro genere. Adesso non c’è più niente: o almeno niente di nuovo e di particolarmente monumentale. Si vedono solo i rifiuti che preesistevano al coronavirus, quelli scagliati cioè prima di marzo, in molti casi peraltro così resistenti che ci vorrà ben più di un mese e mezzo per degradarli. Per il resto tanta erbetta primaverile. L’auspicio, anche se non c’è da farci troppo conto, è che il tempo di pandemia insegni qualcosa anche sotto questo profilo.

Emanuele Dolcini

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