Il gesto d’onore di Francesco Defazio

Maggio 8, 2020 0 Di Redazione

Chiede il bonus dei 600 euro e li dona a due persone in difficoltà

Precisiamolo subito. Ho dovuto lottare e non poco con la sua ritrosia per convincerlo a raccontare e rendere pubblica questa storia che da una parte conferma, qualora ce ne fosse ancora bisogno, il paradosso su cui si basa gran parte della vita politica, economica e sociale di questo disgraziato Paese, dall’altra la straordinaria generosità e solidarietà che, in tempi di emergenza e crisi, riusciamo comunque a tirare fuori. Francesco Defazio è un imprenditore parecchio conosciuto a Melegnano perché da anni gestisce il centro medico polispecialistico Fisio 432, di Piazza Garibaldi, oltre a essere socio di un’azienda che si occupa di informatica e software. Con lo scoppio dell’epidemia Covid-19 e delle conseguenti misure a sostegno di lavoratori e aziende, prova a far domanda per il bonus dei 600 euro con uno scopo ben preciso: <Visto che per Fisio 432 non c’era verso di poterlo fare – spiega Defazio – nonostante fosse un’azienda particolarmente colpita dalla crisi, considerato che tra marzo e aprile abbiamo ridotto del 90 per cento il nostro fatturato per via delle restrizioni e in più abbiamo anche dovuto sostenere un sacco di spese extra per i vari adeguamenti alla nuove normative di sicurezza sanitaria, ho provato provocatoriamente a farlo per l’altra azienda di software>. Che nel frattempo però ha continuato a lavorare regolarmente: <Esatto, ma non solo, ha anche incrementato la mole di lavoro – prosegue l’imprenditore 42enne che vive con moglie e figli a Mulazzano – soprattutto in questa fase dove in molti richiedono lo “smart working”, per cui mi son detto: se mi dovessero arrivare i 600 euro li donerò a chi ne ha bisogno, perché è davvero paradossale quello che succede in Italia>. E’ così ha fatto, dopo aver ricevuto il bonifico dall’Inps intorno a metà aprile: <Il bello è che mi sono arrivati pochi giorni dopo aver presentato la domanda, non ho dovuto nemmeno aspettare tanto>. A quel punto li ha prelevati donandone la metà a un conoscente che fa lavori saltuari e l’altra metà a un’altra persona disoccupata. Un gesto che, sebbene non volesse rendere pubblico, gli fa onore, ma che gli lascia anche profonda amarezza: <Questa è solo una piccola dimostrazione – conclude Defazio – che in Italia molte cose non vanno, perché non si aiutano le persone che realmente ne hanno bisogno>. 

Andrea Grassani

Condividi