“Come eravamo” nell’archivio del Museo di fotografia contemporanea della Provincia di Milano

Maggio 17, 2020 0 Di Redazione

In tempi in cui la cultura, lo spettacolo e l’intrattenimento continuano a reggersi, o a cercare di farlo, con le leve del virtuale, può essere interessante riscoprire, o scoprire, l’archivio online del Mu.fo.co di Cinisello Balsamo, la Fondazione Museo di fotografia contemporanea. Il museo è una realtà costituita come fondazione dalla Provincia di Milano e dal comune di Cinisello Balsamo, con l’obiettivo di documentare soprattutto i paesaggi urbani e la trasformazione di Milano e del suo territorio dagli anni Settanta del Novecento fino al periodo successivo. Si tratta quindi di un racconto in immagine che nei giorni scorsi ha ultimato la digitalizzazione di gran parte dei materiali arrivando cosìì a 56mila immagini, 441 autori e 34 fondi accessibili da remoto, senza muoversi da casa. Motivo di interesse ulteriore è la presenza, nell’immenso database del Mufoco, di un repertorio che riguarda Melegnano e il Sudmilano. Vari i fotografi locali che hanno contribuito al Museo di fotografia contemporanea: Adriano Carafòli, Vittore Fossati e Luigi Ghirri sono quelli catalogati per Melegnano. Attenzione: una carrellata nelle piattaforme del Museo è anche un viaggio nel passato, perchè molte immagini si riferiscono a più di trenta anni fa, e risalgono ad un periodo dai Settanta in avanti. Si tocca con mano così quanto siamo cambiati da allora, magari non noi ma la città che abbiamo attorno e che insensibilmente si avvia alle sue stagioni. Si vedono vecchie cascine, le grandi fabbriche che per 150 anni hanno dominato Melegnano e oggi forse solo mezza popolazione ricorda, ma anche particolari più sottili come le cascine che fino a una trentina di anni fa esistevano anche in centro o gli orti lungo il Lambro.

Emanuele Dolcini

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