Bretella sp17: via le discariche, ma per quanto?
Maggio 30, 2020“Se non portano via in fretta tutte quelle discariche, dopo il coronavirus avremo il colera o qualcosa del genere”. Il pensiero è venuto spontaneo a molti nelle scorse settimane transitando di fronte all’indecente spettacolo della “parata” di immondizia sulla bretella Santangiolina-Binasca, la variante della provinciale 17 all’esterno di Riozzo. La strada è pressochè nuova, visto che ha cominciato a funzionare nella primavera del 2016 come una delle “opere compensative” richieste nel sistema della tangenziale est esterna. Ed è anche fatta bene, persino troppo larga per le macchine ci passano. Ma ha un problema: sin dai primi tempi di aperura si è riempita di un allucinante striscia continua di spazzatura, cumuli estesi per metri e metri che, se si fa caso, sono presenti in praticamente ogni angolo delle piazzole di sosta a bordo strada. La situazione è totalmente precipitata durante il lungo “lockdown” anti-Covid, quando probabilmente una minore mobilità veicolare ha fatto sì che solo alcuni punti “predestinati” della rete stradale si scegliessero per gettare pattumiere dai finestrini o abbandonare vecchi elettrodomestici. Alla metà di maggio lo stato delle discariche era arrivato ad un punto drammaticamente interrogativo anche dal punto di vista igienico. La forte presenza di rifiuti biodegradabili stava provocando decomposizioni sotto i raggi già cocenti del sole, in mezzo a nutrie, topi e altri animali opportunisti. Qualcosa di indegno e fra l’altro di inquietante dal punto di vista igienico, dati i tempi che corrono. Giovedì 28 maggio ci ha messo una pezza la Città metropolitana di Milano, ente proprietario e gestore di 800 km di strade attorno al capoluogo regionale: è arrivato un braccio meccanico montato su un trattore e palata dopo palata ha mandato nelle piattaforme di smaltimento due tonnellate di ogni cosa possibile raccolta. Due divani interi, scarti edilizi, vernici, elettrodomestici, e una quantità incommensurabile di pattumiera comune. Per ora questa poco nobile “medaglia” della zona melegnanese è scomparsa, ma non c’è da nutrire troppa fiducia sul futuro. Per quanto riguarda il perchè dell’addensarsi proprio lungo la sp17 bis di così tanta spazzatura, le ipotesi puntano soprattutto su due aspetti: il mercato bisettimanale di Melegnano (la bretella è piena di cassette ortofrutticole di “sospetta” provenienza) e la chiusura, attuata alcuni anni fa, della strada Pedriano-Mezzano-Viboldone, che per decenni ha svolto in modo “eccellente” la funzione di pattumiera naturale del Sudmilano.
Emanuele Dolcini