Andrea Cattaneo dopo trent’anni di calcio dice basta
Giugno 13, 2020Una lunga carriera iniziata nel 1990 con la maglia dell’Usom dove è rimasto per 27 anni: avrei voluto chiudere con una partita
Trent’anni di carriera che si chiudono nella stagione più disgraziata di sempre. Avrebbe voluto concludere il suo lungo percorso nel calcio magari con una bella vittoria e soprattutto con un grande abbraccio da parte di tutti i suoi compagni. E poi la festa, il brindisi, i saluti, qualche lacrimuccia che scende, gli applausi dei tifosi. Tutto quello insomma che si sarebbe meritato non solo per i suoi ventisette anni consecutivi all’Usom, ma anche per gli ultimi tre all’Union Mulazzano. E invece per Andrea Cattaneo, difensore melegnanese, classe 1983, il ritiro è avvenuto quasi in silenzio. Un messaggio sui social per comunicare a tutti quella decisione che aveva già preso ben prima che scoppiasse l’emergenza sanitaria che ha cambiato il corso delle cose, interrompendo di fatto tutto ciò che prima ci sembrava scontato. Dal 1990 al 2020 Cattaneo non ha mai saltato una stagione: <Ho iniziato nei Pulcini dell’Usom – spiega – in quella squadra dove sia mio padre che mio zio giocavano come portieri. Ho quindi fatto tutta la trafila nel settore giovanile biancorosso fino ad arrivare all’esordio in prima squadra>. Che non si dimenticherà mai per un paio di ragioni: <Era il 5 maggio 2002 – ricorda Cattaneo – una data nefasta per noi interisti (lo scudetto perso all’ultima giornata con la Lazio, ndr) e molti miei compagni di squadra erano andati all’Olimpico di Roma a vedere la partita, dato che ormai non avevamo più obiettivi da raggiungere con l’Usom in Seconda Categoria, così il mister che all’epoca era Davide Masseroni, mi chiamò in prima squadra facendomi esordire a 19 anni. Dalla stagione successiva poi mi fecero salire definitivamente>. Tanti i ricordi e le emozioni in maglia biancorossa: <La gioia più grande sicuramente la vittoria del campionato di Seconda nella stagione 2013/2014 con Danilo Persano (l’attuale mister del Real Melegnano, ndr) in panchina, ma anche qualche dolore come le sconfitte ai play off con il Casalmaiocco o la Coppa Lodi persa in finale ai rigori con il Borgo San Giovanni>. Tra i tanti allenatori avuti ricorda con piacere chi gli ha cambiato soprattutto il carattere, da ragazzino timido e introverso a vero leader: <Sicuramente con Oscar Pallotta ho avuto un rapporto speciale>. E tra i compagni, tanti sono i legami che ancora oggi durano al di fuori del campo: <Il miglior compagno di reparto che ho avuto è stato senza dubbio Luca Lietti – continua Cattaneo – senza togliere nulla a tutti gli altri>. Dopo l’Usom, l’Union Mulazzano: <Sono stati tre anni bellissimi dove mi sono sentito importante e soprattutto a casa>. Infine un pensiero su quel pezzo di vita che va in archivio: <Sono contento di quello che ho fatto anche se mi sarebbe piaciuto finire la carriera sul campo, all’ultima giornata>.
Andrea Grassani