L’inciviltà non è colpa di un sindaco
Luglio 5, 2020Quello che quasi quotidianamente viene esposto sui vari gruppi social e che riguarda la città di Melegnano (ma vale per anche per qualunque altro luogo) con le dovute cautele, distinzioni e soprattutto limitazioni, rappresenta spesso un’efficace forma di denuncia, segnalazione e qualche volta persino stimolo che dovrebbe far poi scattare in chi amministra la città la conseguente molla per provare a risolvere il problema o quanto meno rendersene conto e per chi invece sta all’opposizione lo slancio necessario per incalzare la stessa amministrazione, che è un po’ il sale della democrazia. Purtroppo però molto spesso, anzi, diciamo pure quasi sempre, quelle che dovrebbero essere semplici segnalazioni, diventano vere e proprie battaglie ideologiche in nome del rispettivo interesse personale o peggio ancora politico. Abbiamo visto tutti le ultime ordinanze che il sindaco di Melegnano, Rodolfo Bertoli, ha emesso, relative prima alle limitazioni del consumo di alcool e poi alla musica nei locali, ai quali possiamo aggiungere la sperimentazione della zona a traffico limitato per il fine settimana. Tutte scelte sulle quali si può essere d’accordo o meno e che non credo siano state prese a cuor leggero, ma non si può però pretendere che un sindaco abbia anche il potere di rendere più civili i propri cittadini. Quello spetta a ognuno di noi, alla nostra sensibilità, educazione, rispetto, perché se poi per caso dovesse inasprire controlli, sanzioni e interventi ecco che per qualcuno diventerebbe automaticamente uno sceriffo. Quindi in conclusione, va bene la discussione social, però su certi comportamenti servirebbe forse di più l’educazione social e soprattutto sociale.
Andrea Grassani