Melegnano, Tari più leggera per le imprese

Settembre 30, 2020 0 Di Redazione

Il consiglio comunale di mercoledì 5 agosto ha approvato una riduzione tra il 21 e il 23 per cento per gli operatori maggiormente penalizzati, come bar, ristoranti, ortofrutta, pizze al taglio, piante e fiori, che avranno una sensibile riduzione resa possibile dal recupero di evasione di circa 300mila euro, oltre al maggior gettito globale della Tari per un importo di circa 100mila euro. Il sindaco di Melegnano Rodolfo Bertoli spiega: <La sensibile riduzione delle tariffe Tari è stata possibile grazie all’allargamento della base imponibile e a un impiego straordinario di risorse, mirato ad attenuare gli effetti della grave crisi generata dalla pandemia. Contiamo inoltre, per il futuro, di rendere strutturali e maggiormente incisive queste scelte attraverso una possibile riduzione de costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. La normalizzazione dei rapporti e la riapertura del dialogo con Confcommercio ci consentirà di perseguire con maggiore determinazione questo obiettivo nell’interesse di tutta la città>. E proprio da Confcommercio Melegnano arriva la conferma da parte della presidente Caterina Ippolito: <Questi interventi che alleggeriscono la tassa sui rifiuti portano benefici concreti per le attività commerciali. Ad esempio una pasticceria di 250 metri quadrati quest’anno pagherà con la Tari quasi 1.900 euro in meno con una riduzione di oltre il 32 per cento, mentre un ristornate di 350 metri quadrati risparmierà circa 4mila euro. E’ importante rilevare – conclude Ippolito – che dopo un lungo e difficile periodo sulla Tari, si sia avviato con il Comune quell’auspicato metodo di ascolto e confronto>. Interviene anche il segretario generale di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, Marco Barbieri: <Da diverso tempo Confcommercio aveva chiesto di ridistribuire equamente il costo del servizio – commenta – riducendo la tariffa per le categorie più penalizzate. Abbiamo rinunciato al ricorso al Tar anche per poter finalmente avviare il processo di revisione del regolamento del tributo. Va infatti posto rimedio all’errore di considerare tutta la superficie di un’azienda soggetta a tassazione. L’obiettivo è quello di far pagare la Tari in base all’effettiva capacità di produzione dei rifiuti>.

Andrea Grassani

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