Melegnano deturpata dai graffiti

Novembre 11, 2020 0 Di Redazione

Ma quanto è imbrattata di graffiti Melegnano? Molti se lo chiedono uscendo di casa in questo novembre quaresimale, nelle poche ore d’aria concesse dal secondo lockdown. Ma non è che anche prima, nei mesi estivi in cui si poteva abbandonare un pò di più il carcere domestico alcuni scorci della nostra città brillassero particolarmente per decoro urbano. Melegnano, almeno in alcuni passaggi, è carica di graffiti e writer-imbrattamenti che non sono propriamente opere d’arte alla Banksy. Non avremo i turisti a vederli fra un pò di anni. Responsabile di questa proliferazione degli scarabocchi a spray forse anche l’anno anomalo che stiamo vivendo, con i giovani che non vanno a scuola, né all’università: in casa da che mondo è mondo non ci sono mai stati, per cui si aggirano, o almeno si aggiravano in estate, bomboletta alla mano. Certo che alcuni luoghi sono diventati proprio squallidi e la tetraggine di questo autunno pandemico, percorso da diffidenti ombre umane in mezzo al nebbione, non è rallegrata da queste scritte a volte anche volgari. E’ il caso degli scarabocchi che occhieggiano in quel pò di verde che c’è sotto il ponte sul Lambro, o nella “stretta” dell’altro passaggio pedonale, quello che fiancheggia il quartiere ex Broggi Izar. Fra gli “artisti” c’è chi dichiara il suo amore in modo romantico, chi lo fa in un modo assai più concreto, chi se la prende con Dio e chi con la Juve. Il solito campionario insomma, che dovrebbe sparire tutto perché non ci si cava fuori un museo. Privato o pubblico che sia il muro, Melegnano non ci guadagna.

Emanuele Dolcini

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