Marco Giarone: “Agorà”, la novità di Melegnano

Novembre 30, 2020 0 Di Redazione

Dopo parte dell’infanzia trascorsa a Melegnano, l’approccio al settore della ristorazione, frequentando l’Istituto Alberghiero “Amerigo Vespucci” (Lambrate). Era il 2003 e Marco Giarone aveva 18 anni, quando conseguì il primo premio italiano Giovani Professionisti, “Shake and write”. Riconoscimento conferito da nove case. A 18 anni, con la famiglia, ha così aperto il locale “Tiratardi”, diventato, poi, “Gecko’s Pub” a Milano sui Navigli: per 15 anni è stato punto di riferimento notturno, sia per melegnanesi, sia per milanesi. 

Grazie a quel posto, hai collaborato sia per concerti, sia per l’Ambasciata Americana, facendo da “Cicerone” ai Marines, a Milano. Raccontaci qualcosa su quest’esperienza

<Ho viaggiato quasi sempre solo, per tutta Europa, Usa e Sri Lanka. Ho fatto anche catering, per il settore automobilistico: “Formula 1” e “Porsche Green”. Ho anche lavorato a casa di Armani, in via Borgonovo: si trattava di feste private, in cui ero barman per personalità del mondo dello spettacolo (cinema americano, e italiano)>.

Quali ripercussioni hanno avuto queste scelte, su quella attuale?

<Ho capito che il mondo della ristorazione è sempre in evoluzione; è necessario stare al passo, mettendosi in gioco, per garantire alla clientela il massimo servizio. Sono stato, per 3 anni e mezzo, store manager di “DeliFrance Bistrot” (zona Corso Como), dove c’è stata la mia prima formazione, con un imprinting a carattere globale>.

Cosa ti ha spinto ad aprire un’attività a Melegnano?

<È sempre stato un sogno, il fatto di accumulare esperienza, trasmettendo quanto appreso al territorio, il cui senso di appartenenza è fondamentale. Inizialmente, le opinioni in merito a tale progetto erano discordanti ma, abitando da 6 anni a Cerro, ho deciso di proseguire qui la mia carriera, insieme a mia sorella, Stefania Giarone. Questo, perché Milano non ha più lo stesso “appeal” degli anni Novanta, riguardo all’approccio informale, al cliente. Ringrazio l’architetto Lorenzo Pontiggia e la “Art and Business” di Isabella Piscopo, per aver trovato il design più “chic”, in una zona Broggi Izar di un certo livello, per realizzare questo piccolo sogno melegnanese. Sono soddisfatto della mia scelta: Milano mi ha dato tanto, ma ha anche tolto, riguardo alla mia ricerca di benessere, che non si sviluppa solo in termini monetari, ma anche di qualità di vita. Melegnano è una delle cittadine in cui io credo molto per la tranquillità e la sicurezza che trasmette. Tra i paesi compresi fra le due province di Milano e Lodi, è una delle meglio “servite”. Oltretutto, la bellezza unica dimostrata dal Castello è stata un amore a prima vista. In questo monumentale pezzo di storia, ha avuto luogo un servizio di “Striscia la Notizia” in tempi recenti, per elogiarne i canoni estetici>.

Stefano Chiesa

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