Confocommercio: lentezza nella concessione di spazi all’aperto

Maggio 8, 2021 0 Di Redazione

Con un comunicato stampa l’associazione dei commercianti melegnanesi alza la voce sulle problematiche della concessioni degli spazi all’aperto da parte del Comune

A Melegnano torna evidente la distanza tra amministrazione e tessuto imprenditoriale nonostante le gravi difficoltà nelle quali versano i pubblici esercizi, si registrano lentezza da parte del Comune nella concessione di spazi all’aperto, previsti dal governo a titolo gratuito, e proposta di nuove regole anti-movida da parte della V Commissione consiliare, quella antimafia e legalità, nonostante l’attuale coprifuoco alle 22.00: <E’ un momento molto delicato quello delle riaperture delle attività – commentano i vertici di Confcommercio Melegnano – e i pubblici esercizi continuano ad essere penalizzati ben al di là delle loro reali responsabilità. I disordini avvenuti in piazza Vittoria e nei giardini cittadini durante il lockdown, quando i pubblici esercizi erano completamente chiusi, ne sono la testimonianza>. Non c’è relazione diretta tra gli assembramenti e il disturbo alla quiete pubblica serale e i bar. Non solo, la stessa riduzione degli orari di apertura al pubblico dei locali non ha prodotto e non produrrà effetti concreti nemmeno sulla riduzione dei contagi, così come il divieto di consumazione al bancone. Da un’operazione condotta dai Nas a fine aprile sull’intero territorio nazionale in un migliaio di imprese, mai sottoposte a misure restrittive e frequentati ogni giorno da milioni di persone, è emerso che il Covid 19 circola abbondantemente: <Denunciamo da mesi che a rischio non è soltanto il comparto economico e commerciale delle nostre città – continua il direttivo dell’associazione – ma anche quello occupazionale e quindi sociale: tantissime attività rischiano di chiudere per sempre, con il rischio reale che migliaia di posti di lavoro vadano perduti>. A livello nazionale Fipe Confcommercio (la Federazione italiana dei pubblici esercizi) ha coinvolto Anci, l’associazione dei Comuni Italiani, per ottenere dai sindaci più spazi all’esterno perché, come noto la riapertura del 26 aprile è stata prevista solo per le attività che hanno i tavolini all’esterno, questo si è tradotto nel prolungamento del lockdown per oltre 116mila pubblici esercizi in Italia. Il 46,6% dei bar e dei ristoranti italiani non è dotato di spazi all’aperto e questa percentuale si impenna se si pensa ai centri storici delle città, dove vigono regole molto stringenti.

Il melegnanese non è da meno e conferma la proporzione nazionale: <In questo clima di incertezza, dopo continui stop e un coprifuoco che nella migliore delle ipotesi potrà arrivare alla mezzanotte – sottolinea la presidente di Confcommercio Melegnano, Caterina Ippolito – ci propongono un nuovo regolamento mirato a difendere il riposo dei residenti del centro, che ci sta a cuore e che certamente rispettiamo, ma che arriva nel momento e nel modo sbagliato. Esistendo un regolamento vigente, contestiamo questa proposta nel metodo e nel merito, ma l’Associazione, come sempre, rimane in continuo dialogo con l’assessore al commercio e il sindaco, nonché in costante sinergia e collaborazione con le forze dell’ordine>. La stessa presidente chiede quindi interventi mirati delle forze dell’ordine verso chi non rispetta le regole e chiede collaborazione e la veloce concessione del maggior numero di spazi esterni extra, in via del tutto eccezionale e provvisoria, in favore degli esercizi che in questo momento ne sono sprovvisti: <Sarebbe un bel segnale di unità e di voglia di uscire dal pantano tutti insieme, smettendo di additare sempre e comunque i locali serali, che sono una risorsa per la città>. 

 

 

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