L’anno di Cristina Trivulzio di Belgioioso

Novembre 3, 2021 0 Di Redazione

Se ne è parlato pochi giorni fa anche in castello a Melegnano con la presentazione di un libro dell’editore Meravigli, uno dei più tradizionali editori milanesi, specializzato in un catalogo che privilegia le radici storiche ambrosiane e i personaggi della storia lombarda: il 2021 è (anche) l’anno di Cristina Trivulzio di Belgioioso (1808/1871). Sono centocinquanta infatti gli anni trascorsi dalla morte di questa milanese ricordata sia come patriota sia come importante interprete di un modello femminile anticonformista ed estremamente evoluto rispetto alla sua epoca. Anche la Città Metropolitana di Milano, ex provincia, sottolinea la ricorrenza risorgimentale con la mostra “Cristina Trivulzio di Belgioioso e il suo ambiente famigliare”; un’iniziativa che si aprirà venerdì 19 novembre per durare fino al 25, presso gli spazi di palazzo Isimbardi attuale sede metropolitana.

Cristina Trivulzio di Belgioioso è ricordata come perno importante nella vicenda risorgimentale italiana, in particolare nella prima metà del XIX secolo, quella in cui si cercò di ottenere la libertà e l’indipendenza della penisola con insurrezioni, movimenti clandestini o con il solo esercito sabaudo. Nata in una delle più antiche famiglie aristocratiche milanesi, una famiglia filoaustriaca, se ne staccò per poi vivere diversi anni come esule a Parigi, animando i progetti e gli scambi di idee fra i fuoriusciti italiani nella capitale transalpina, oltre che svolgendo un’intensa attività di giornalista e scrittrice. Nel 1848-49 partecipò alla rivoluzione e alla repubblica romana, che rovesciarono brevemente il governo papale. In seguito è stata importante per la sua dimensione, a grandi linee, di imprenditrice femminile capace di fondare addirittura una sorta di azienda agricola “comunitaria” nell’ Impero Ottomano, contesto all’epoca gravato da situazioni sociali ed economiche di completa arretratezza.

Emanuele Dolcini

 

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