Il Sangiuliano City accoglie Denys Svystelnyk, calciatore profugo

Il Sangiuliano City accoglie Denys Svystelnyk, calciatore profugo

Marzo 22, 2022 0 Di Redazione

Si sta allenando con il Sangiuliano City Denys Svystelnyk, un ragazzo ucraino classe 2004, arrivato in Italia da profugo di guerra. La sua vita, come quella di tanti suoi connazionali, è stata purtroppo sconvolta, dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, e così anche la sua giovane carriera, bruscamente interrotta dalle bombe che dallo scorso 24 febbraio piovono sul suo Paese e che hanno bloccato ogni tipo di attività, campionati di calcio compresi. Denys era infatti un calciatore, difensore centrale del Lviv, formazione di Leopoli che milita nella Premiere League ucraina e fino a qualche settimana fa si divideva tra studio e calcio, sognando un futuro da professionista. E proprio grazie al calcio ha trovato una via di fuga dall’inferno della guerra, appena i russi hanno iniziato i bombardamenti, lui si trovava con la sua squadra in ritiro per prendere parate a una gara di campionato quando è arrivata la notizia dell’invasione russa e così i suoi genitori, che vivono proprio nelle zone più colpite dai bombardamenti, gli hanno detto di scappare subito in Polonia. Lì è rimasto per due settimane, in una struttura di prima accoglienza, in attesa di arrivare appunto in Italia, ospite di una famiglia di Milano.

E, tramite Sergio Sella, ex allenatore del Sangiuliano City, amico della famiglia milanese, è così nata la possibilità di allenarsi con la squadra gialloverde, anche grazie all’interessamento in prima persona del presidente Andrea Luce: <Appena mi hanno chiamato per spiegarmi la situazione non ho esitato a dire di sì – spiega – e in accordo con il mister lo abbiamo subito accolto. Oltre a essere un bravo ragazzo è anche un giocatore di grande prospettiva secondo me». Denys, è stato subito accolto con grande calore dai suoi compagni (che stanno lottando per la promozione in Serie C) e anche in mezzo a qualche comprensibile difficoltà di comunicazione (ci si capisce solo con il traduttore online) la sua storia ha colpito e commosso tutti: <Io spero di proseguire la mia carriera e diventare un calciatore professionista – spiega il ragazzo ucraino -. Sono contento di come sono stato accolto qui a San Giuliano City, dove mi trovo molto bene con tutti i ragazzi, anche se faccio fatica a farmi capire, ma la squadra mi piace molto>. Negli occhi però la paura e la sofferenza per quello che sta accadendo in Ucraina, con la preoccupazione per i suoi cari: <Ho sentito i miei genitori proprio ieri e mi hanno detto che stanno bombardando nella regione dove vivono loro. Spero che vada tutto bene, ma di sicuro la paura è tanta>.

Andrea Grassani

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