Al Castello di Agliè (To) mostra di Art Brut a cura del melegnanese Giorgio Bedoni

Maggio 30, 2022 0 Di Redazione

Un’arte nata dalla parte dell’ombra, concepita da magnifici solitari lontano dalla luce
di accademie e di luoghi consacrati: è l’Art Brut, così la chiama l’artista francese Jean
Dubuffet nel 1945, un grande archivio dell’immaginario che già aveva ispirato dai
primi anni del Novecento i grandi artisti delle Avanguardie.
Nelle stanze dell’Ospedaletto di Agliè le opere di autori storici e contemporanei,
un’arte capace di rivelare “la natura delle cose”, visionaria, dal segno immediato e
sorprendente, figlio della migliore libertà espressiva.


L’art Brut è oggi un campo dai confini mobili, una mappa indispensabile consegnata
al viaggiatore contemporaneo, aperta ai più diversi itinerari nel cuore della vita
creativa, della vicenda umana, dei suoi scenari antropologici.
Distante da liturgie e da piccole patrie artistiche, l’Art Brut è un gran bel viaggio
nella libertà dell’immaginario: richiede, come ogni forma di espressione artistica,
solamente sguardi appassionati e una poetica della sospensione, a ricordarci che
l’alterità appartiene al cuore profondo dell’esistenza.

La mostra è a cura del melegnanese Giorgio Bedoni e ospita opere dell’artista Maurizio Zappon dell’Atelie Diblu di Melegnano.

La mostra sarà aperta fino al 2 ottobre 2022 presso il Castello di Agliè Ospedaletto (To) piazza Castello 2.

Orari: Sabato e domenica 9.00-12.00/ 14.00-18.00

 

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