
Confcommercio lancia “bollette in vetrina”: i clienti devono conoscere la situazione reale
Agosto 30, 2022Una grande operazione di trasparenza a livello nazionale per mostrare ai cittadini, agli avventori di bar e ristoranti in quale situazione drammatica le imprese sono costrette ad operare. Questa è “Bollette in Vetrina”, l’iniziativa Fipe-Confcommercio per i propri associati, e sostenuta localmente da Confcommercio Melegnano, con tanto di cornice da appendere nei propri locali, per mettere in bella vista le ultime bollette del gas e dell’energia elettrica. Bollette monstre, triplicate rispetto a un anno fa a causa dell’impennata dei prezzi del gas.
Una situazione che sta costringendo gli esercenti a dover scegliere tra gli aumenti dei listini, finora assai modesti, e la sospensione dell’attività, in attesa di un intervento risolutivo da parte del governo: <Questa iniziativa – spiega Caterina Ippolito, presidente di Confcommercio Melegnano – ha l’obiettivo di rendere trasparente cosa sta succedendo oggi a chi gestisce un bar o un ristorante, anche nel tentativo di spiegare ai clienti perché stanno pagando il caffè un po’ di più con il rischio nei prossimi mesi di ulteriori aumenti. Con aumenti dei costi dell’energia del 300% si lavora con una pistola puntata alla tempia. Se il Governo non interviene, si agisce sui listini o si sospende l’attività. Contiamo sulla sensibilità dei cittadini e dei clienti perché fare lo scaricabarile dei costi è proprio quello che non vorremmo fare. Per questo Confcommercio ha chiesto al governo di potenziare immediatamente il credito di imposta anche per le imprese non energivore e non gasivore. Un credito di imposta del 15% per l’energia elettrica non è assolutamente adeguato agli extra costi che le imprese stanno sostenendo ora. Occorre però fare presto, altrimenti si rischia di innescare una spirale inflazionistica destinata a gelare i consumi>.
Il segretario, Cesare Lavia ribadisce: <I costi dell’energia sono, ormai, da vera emergenza. Il nuovo Governo dovrà dare risposte immediate accelerando soprattutto sul Recovery Fund energetico europeo e fissazione di un tetto al prezzo del gas. È vitale tagliare drasticamente il costo dell’energia per tutte le imprese, anche quelle non ‘energivore’ e ‘gasivore’. In caso contrario si rischia di vanificare la ripresa economica di questi ultimi mesi. Tra i settori più esposti, il commercio al dettaglio, in particolare la media e grande distribuzione alimentare che a luglio ha visto quintuplicare le bollette di luce e gas, la ristorazione e gli alberghi, che hanno avuto aumenti tripli rispetto a luglio 2021, i trasporti che oltre al caro carburanti (+30-35% da inizio pandemia ad oggi) si trovano ora a dover fermare i mezzi a gas metano per i rincari della materia prima. A risentire pesantemente della situazione sono però anche i liberi professionisti, le agenzie di viaggio, le attività artistiche e sportive, i servizi di supporto alle imprese e il comparto dell’abbigliamento, nonostante una stagione di saldi marginalmente favorevole>.