
L’INTERVISTA AL PROF. FEDERICO CALIGARIS CAPPIO, AIRC: “DOBBIAMO UNIRE LE IDEE ALLE NUOVE TECNOLOGIE”
Settembre 9, 2022Fondamentale sostenere la ricerca e divulgare la prevenzione.
Melegnano sostiene la ricerca attraverso la “Camminata in rosa”, la prima edizione di un evento benefico nel quale verranno raccolti fondi per l’AIRC, l’associazione italiana per la ricerca sul cancro. Con l’aiuto di Anna Bruschi, cittadina melegnanese e ideatrice della manifestazione, abbiamo intervistato il Direttore Scientifico della Fondazione AIRC, il professor Federico Caligaris Cappio, per capire quali sono i passi avanti nella lotta contro il cancro e quanto ancora sia importante parlare di prevenzione.
Professore, cosa vuol dire essere un ricercatore scientifico per l’Associazione AIRC?
“Essere un ricercatore significa essere finanziati da AIRC in base a progetti di ricerca che il ricercatore stesso ha presentato e che vengono valutati almeno da tre revisori la maggior parte dei quali stranieri. Essere un ricercatore significa entrare a far parte di un circuito in cui la parola d’ordine è il merito scientifico. Il ricercatore che manda un progetto desidera che venga valutato in maniera trasparente e da esperti di quel determinato settore, per una valutazione oggettiva del progetto, basata sui fatti e lontana da conflitti di interesse.”
AIRC ha delineato 4 sfide anti-cancro importanti per attaccare la malattia prima, durante e dopo: quali sono gli strumenti ancora necessari per ampliare la ricerca?
“Le tecnologie viaggiano con un una velocità incredibile ogni giorno e i progressi tecnologici vengono e devono essere utilizzati al servizio delle idee. Ogni nuova scoperta apre delle nuove domande. Fare ricerca è come giocare con le scatole cinesi, ne apri una e ne trovi dentro un’altra. Si procede a passi che possono sembrare piccoli ma continuano a segnare il progresso. Trovare la cura per il cancro, anche se in realtà esistono centinaia di tipi di cancro, vuol dire riuscire ad unire le nuove idee e con le nuove tecnologie, che purtroppo sono costose.”
Cala la mortalità e migliora la sopravvivenza. Nonostante la pandemia Covid-19, gli ultimi dati statistici in Italia nel 2021 hanno evidenziato un calo complessivo della mortalità: la stima è quella di 181.330 decessi nel 2021 di cui 100.200 uomini e 81.100 donne, un calo di 1.870 morti rispetto al 2020. Professore secondo lei, possiamo affermare che le persone stanno attuando un cambiamento delle proprie abitudini per un buon stile di vita?
“Questi numeri significano che abbiamo nuove e migliori terapie. Dal punto di vista del comportamento, tutti sappiamo che mangiare bene, non fumare, fare prevenzione è importante, ma le persone anche se lo sanno non attuano tipi di comportamento salutari. E’ veramente difficile irreggimentare le persone, come ad esempio è fondamentale lo screening per la mammografia e sono ancora poche le donne che lo fanno con la giusta regolarità. Le persone ormai sanno benissimo cosa bisogna fare ma devono essere convinte di farlo. Bisogna entrare in azione.”
Eleonora Marino