
“FUORI LUOGHI” e la “FONDAZIONE CANDIDO CANNAVO'” insieme per la nuova palestra dei minori in comunità
Gennaio 12, 2023La comunità di recupero non è un carcere ma la casa dove ritrovare la vita sociale
anche attraverso lo sport. Grazie alla “Fondazione Candido Cannavò per lo Sport” e
al contributo del gruppo medico di Riabilitazione “Isokinetic” di Milano, la comunità
di recupero per minori “Fuori Luoghi” di Peschiera Borromeo avrà una nuova
palestra. Martedì mattina erano moltissime le personalità che hanno partecipato al
taglio del nastro rosa, colore che contraddistingue la Fondazione e la sua
appartenenza al gruppo editoriale della Gazzetta dello Sport. «Il magazzino fino a
qualche mese fa era un laboratorio di manutenzione per sci e snowboard ma grazie
alla donazione degli strumenti da parte del gruppo Isokinetic, i ragazzi della
comunità oggi hanno una vera palestra» è il commento del Presidente della
cooperativa Matteo Avalli che insieme al direttore Francesco Spinelli, dal 2016,
gestiscono la comunità di recupero dei minori del carcere Beccaria.
La sede, nella
zona industriale di via Fratelli Rossetti di Peschiera, è una comunità composta da
nove posti letto per il recupero di minori in messa alla prova o in custodia cautelare.
Attualmente sono presenti sette ragazzi di età compresa tra 14 e 19 anni che
avevano espresso più volte la necessità di una palestra così suddivisa: una zona
dedicata alla box con un sacco appeso al soffitto e con gli strumenti per gli esercizi a
corpo libero e un’altra zona più ampia dove si trovano quattro cyclette, una panca, il
bilanciere e una barra per le trazioni. «Nell’ultimo anno era evidente la necessità dei
ragazzi di fare sport, di loro ci occupiamo a livello educativo, scolastico e sanitario»
racconta il direttore Spinelli che all’interno della comunità lavora per creare
opportunità sociali e lavorative attraverso l’inserimento protetto nel mondo del
lavoro, non solo per i carcerati ma anche per i disabili fisici o sensoriali. Durante
l’inaugurazione della palestra, a sostenere questa importante iniziativa, erano
presenti il figlio e la moglie del famoso giornalista sportivo scomparso Candido
Cannavò: «sono queste le iniziative sociali legate ad ambienti che papà frequentava,
come le carceri di Opera o Beccaria» racconta il figlio Alessandro «abbiamo sempre
creduto nello sport, nelle palestre come oasi di sfogo per allentare le tensioni, luoghi
dove si genera la fiducia e la speranza».
Non meno importanti sono stati gli
interventi del presidente della Fondazione Francesco Carione, del vice direttore
della “Gazzetta dello Sport” Pier Bergonzi e del responsabile della Lombardia del
gruppo Isokinetic Andrea Panzeri che hanno condiviso con il pubblico l’importanza di
ricominciare a partire dallo sport. Presenti all’inaugurazione anche il presidente del
Coni Lombardia Marco Riva, l’assessore allo sport di Peschiera Daniele Pinna e Don
Gino Rigoldi, cappellano dell'istituto penale per minorenni Beccaria che conclude:
«la famiglia, la scuola e lo sport sono gli strumenti per un’educazione vera».
Eleonora Marino