
Caso Qatargate: Monica Bellini ai domiciliari. Parlano i sindaci Bellomo e Guala
Gennaio 20, 2023Nell’ambito della vicenda Qatargate, Monica Rossana Bellini, la commercialista della
famiglia Panzeri, si trova agli arresti domiciliari. La donna, nome conosciuto a
Melegnano e nel sud Milano, mercoledì 18 gennaio è stata perquisita dalla Guardia
di finanza su richiesta della magistratura di Bruxelles e accusata di associazione per
delinquere, corruzione e riciclaggio.
La commercialista ha incarichi in diverse società partecipate nel milanese, tra questi
è Consigliere di Amministrazione della Mea, gruppo storico di distribuzione del gas,
una società per azioni partecipata al 60 per cento dal Comune di Melegnano.
Ma non solo, il suo curriculum, tra incarichi e partecipazioni, è decisamente lungo. È
una delle componenti del collegio sindacale di Milanosport, società che gestisce gli
impianti sportivi di Palazzo Marino e Sogemi, società dei mercati all’ingrosso. Nella
sua carriera la Rossini è stata anche Revisore dei conti nei primi anni del 2000 per il
comune di Colturano.
«Ora serve accelerare il rinnovo del consiglio di amministrazione della Mea»
racconta il sindaco di Melegnano, Vito Bellomo, che venerdì 20 gennaio è stato
intervistato per il programma televisivo “Quarta Repubblica” del gruppo Mediaset
«Bellini è stata nominata nel Cda prima della presentazione della sua candidatura e
posso presumere dalla documentazione che ho raccolto che ci sia stato un accordo
con la segreteria del partito durante il precedente mandato».
Ma la donna è anche la presidente dell’azienda Assemi, gruppo intercomunale per i
servizi sociali del Sud-Est Milano. «La sua presenza così capillare in molte società
spiega i rapporti con il Partito Democratico» racconta il sindaco di Colturano Giulio
Guala, presidente dell’Assemblea dei Sindaci di Assemi «dal punto di vista
professionale è sempre stata una donna che ha fatto il suo dovere, ma, Assemi sta
già mettendo in atto tutte le azioni necessarie al fine di garantire il proseguimento
delle attività senza alcun riflesso sulla gestione dell’azienda».
Eleonora Marino