A Melegnano, con Giandrini la storia di un allenatore sportivo per ricordare la tragedia dell’olocausto

A Melegnano, con Giandrini la storia di un allenatore sportivo per ricordare la tragedia dell’olocausto

Gennaio 30, 2023 0 Di Redazione

Per ricordare le vittime dell’olocausto, domenica sera 29 gennaio, il comune di
Melegnano ha scelto di farlo attraverso un racconto teatrale scritto e interpretato
dall’autore Davide Giandrini. Nella Sala delle Battaglie del Castello Mediceo erano
presenti il vice Sindaco Simone Passerini, gli assessori Jessica Granata, Lorenzo
Pontiggia e Cristiano Vailati. Organizzatrice della serata è stata l’assessora alle
politiche sociali Serena Mazza che dichiara: «ho pensato fosse interessante
ricordare, riflettere e comprendere quanto accaduto a partire dalla storia di una
persona, un allenatore sportivo, per avvicinare non soltanto la cittadinanza ma
anche i ragazzi delle scuole».


L’autore Giandrini ha raccontato, attraverso la proiezione di video e documenti
storici, la storia di Arpad Weisz, uno dei più grandi allenatori di calcio. Nel 1938 “il
miglior mister che c’è in circolazione” è conteso dalle squadre più titolate del
campionato italiano. Allena il Bologna quell’anno primo in classifica, ma Arpad,
ebreo ungherese, in seguito alla promulgazione delle leggi razziali, è costretto a
lasciare insieme a tutta la famiglia il lavoro e l’Italia. Sparisce improvvisamente con
tutta la famiglia per raggiungere Parigi e poi Dordrecht, una cittadina dei Paesi Bassi
dove riprende ad allenare una piccola squadra locale. Poco dopo viene l’allenatore
viene raggiunto e la sua famiglia divisa. La moglie e i figli vengono deportati ad
Auschwitz dove troveranno la morte nelle camere a gas di Birkenau, mentre Arpad
viene assegnato ad un campo di lavoro dell’Alta Slesia. Rimane in vita per altri
quindici mesi, fino a trovare la morte, per freddo e per fame, ad Auschwitz.

Eleonora Marino

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