
“L’innocenza del diavolo”: il romanzo di Luca Cremonesi vince il Premio Letterario Internazionale della Svizzera
Ottobre 11, 2023«Ho avuto tante soddisfazioni nella vita, non mi posso certo lamentare, questa però è la
più inaspettata» racconta lo scrittore Luca Cremonesi dopo essere stato premiato, lo
scorso 7 ottobre a Lugano, in occasione della “Switzerland Literary Prize”, il Premio
letterario internazionale della Svizzera organizzato dall’associazione Culturale Pegasus.
Vincitore assoluto su oltre millecinquecento dodici romanzi in gara, “l’innocenza del
diavolo” edito da Mursia e pubblicato nel 2016 è il libro vincitore di un concorso che ha
raccolto scrittori da ventun nazioni.
L’avvocato Cremonesi, già vincitore di altri concorsi
internazionali, sabato si aggiudicherà il Premio della Critica nel concorso letterario
Montefiore a Cattolica. Tratto da una storia vera «anzi verissima», ci tiene a sottolineare
Cremonesi che riconosce la particolarità del racconto «in un momento della mia vita dove
la qualità di scrittura era inferiore a quella degli altri libri, la trama ha destato molta
curiosità nella giuria». “L’innocenza del diavolo” è la storia dell’avvocato Giuseppe Biasini
che si trova tra le mani un caso difficile e delicato: un prete è accusato di reati sessuali.
Don Mario Ramelli si dichiara innocente, ma le accuse contro di lui si moltiplicano e sono
sempre più infamanti. «Ho voluto esporre le problematiche che l’avvocato, che sarei io,
incontra quando viene chiamato a difendere un sacerdote – continua lo scrittore –
raccogliere le prove, chiamare a testimoniare giovani ragazzi, indagare le relazioni di un
uomo in ambito ecclesiastico e la procedura giudiziaria sono le tematiche sviscerate tra le
angosce del processo».
Privo di riferimenti temporali, il potere giudiziario e la verità si
scontrano in questo Legal thriller che, udienza dopo udienza, porta il lettore nel cuore della
macchina processuale italiana e nei suoi tremendi ingranaggi. «Mi aveva ispirato una frase
del conduttore Enzo Tortora che chiedeva se fosse peggio affrontare un tumore oppure un iter
giudiziario – conclude lo scrittore – una domanda alla quale ho voluto rispondere con il
romanzo dove la persona non può fare altro che difendersi attraverso la figura
dell’avvocato».
Eleonora Marino